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::Chiesa di S. Francesco di Paola a Mazzarino » Storia

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Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Chiesa di S. Francesco di Paola

Chiesa di S. Francesco di Paola

Via Castelvecchio



Accanto alla chiesa del "SS. Crocifisso dei Miracoli", troviamo la Chiesa di S. Francesco di Paola. La chiesa, originariamente dedicata a san Corrado, fu fondata nei primi decenni del 1300 ai piedi del castellonei per volontà di Stefano Branciforti, signore di Mazzarino morto nel 1347.
Nella seconda metà del Trecento Raffaele Branciforti affida la chiesa ai Carmelitani, i quali ne cambiarono il titolo dedicandola alla Beata Maria Vergine Annunziata.
Nel 1673 i Carmelitani, trasferitesi nel corso del secolo precedente nel nuovo convento nel centro della città, lasciano definitivamente l'antico complesso conventuale aglil Eremiti di San Corrado, i quali lo tennero fino all'inizio del XIX secolo. Con l'ingresso della nuova comunità religiosa la chiesa venne definitivamente intitolata a san Francesco di Paola.
Nel 1885 la chiesa e l'annesso convento furono acquistati dai Francescati Riformati, i quali provvidero a lavori di manutenzione e soprattutto di riconfigurazione del complesso.
Nel 1950 il complesso conventuale, che intanto era passato alle Serve dei poveri (dette Suore del Boccone del Povero ovvero Bocconiste), fu interamente ricostruito; a causa di tali lavori il nuovo edificio sovrasta praticamente la chiesa, inglobandola per tutto il lato meridionale e parte dell'abiside.
Nel 1990 La Soprintendenza ai Beni Culturali di Caltanissetta ha eseguito lavori di restauro, nel corso dei quali la chiesa assume l'aspetto attuale con la realizzazione all'esterno dei merli lungo il coronamento della chiesa.
Tra il 2015 e il 2016 con il contributo erogato dalla Chiesa Cattolica sui fondi dell'Otto per Mille sono stati eseguiti lavori di restauro costituienti in: sistemazione e pavimentazione del sagrato con reintegrazione dela scalinata d'ingresso; consolidamento e restauro dei prospetti; sostituzione degli infissi esterni; consolidamento e restauro della cripta; consolidamento e restauro dell'interno; rifacimento del terrazzo di copertura, con realizzazione di un acceso dal limitrogo edificio conventuale e con predisposizione di un più adeguato sistema di grondaie per lo smaltimento e allontanamento delle acque meteoriche dalle murature; risanamento delle murature dall'umidità di risalita con realizzazione di vespaio lungo le murature esterne; installazione di nuovo impianto elettrico sottotraccia.

Descrizione
La chiesa San Francesco di Paola, dalle origini medievali, sorge a valle del colle sovrastato dai ruderi del castello di Mazzarino. Con unica navata con transetto, conserva le crociere con le chiavi di volta originali con gli stemmi dei Branciforte e dei Moncada. L'edificio nel corso dei secoli è stato più volte oggetto di rimaneggiamenti e restauri, pur mantenendo l'impianto originario.
L'impianto dell'unica navata con tre absidi, riprende uno schema che sembra derivare dalle tricore medievali: navata unica con transetto dalle terminazioni poligonali e con abside rettangolare, ma anch'essa poligonale all'esterno. L'incrocio dei bracci così come l'abside e le ali del transetto sono coperte da crociere; anche la prima campata della navata, attualmente coperta da volta a botte, era originariamente coperta da crociera. Le nervature sono state rifatte nel corso dei lavori di restauro della fine del XX secolo, ricollocando le originali chiavi di volta delle crociere originali con gli stemmi della famiglia Branciforti e della famiglia Moncada. Le pareti interne sono lisce e intonacate. La parete terminale dell'abside è interamente occupata dall'imponente macchina del'altare; realizzata in stucco e con elementi dipinti circonda l'elegante altare marmoreo, sormontato a sua volta dalla nicchia col simulacro del Santo titolare della chiesa. Gli altari delle cappelle del transetto - rispettivamente dedicati alla Beata Maria Vergine del Carmelo e a san Corrado - sono andati perduti; sussistono soltanto i dipinti. L'interno della chiesa riceve luce naturale dalla finestra circolare, posta sopra il portone d'ingresso e da due delle quattro monofore a tutto sesto e strombate, poste alle pareti: le altre due sono state tompagnate a causa della costruzione in adiacenza del nuovo edificio. Sotto il pavimento, ricoperto da mattonelle in cotto di tipo siciliano, si trova la cripta, alla quale si scende da una botola, posta al centro della navata; il vano sotterraneo è costituito da un ambiente rettangolare, coperto da volta a botte.
L'essenziale facciata, rivolta a ovest, è costituita da una semplice superficie quadrangolare, con al centro il portone, incorniciato da blocchi lapidei squadrati e sormontato da un piccolo occhione circolare. Il paramento murario è realizzato con pietrame semilavorato a faccia vista, con conci grossolanamente squadrati in corrispondenza degli spigoli. Il prospetto è coronato da una teoria di merli.
Solo il fianco settendrionale e in parte l'abside sono libere all'esterno dalla costruzione adiacente al fianco meridionale. Il paramento murario è realizzato con pietrame semilavorato a faccia vista, con conci grossolanamente squadrati in corrispondenza degli spigoli. Su di esso si aprono le monofore a tutto sesto. Anche il fianco settendrionale e l'abside, come il prospetto principale, sono coronate da merli.
La copertura è piana a terrazzo, pavimentato con mattonelle in cotto.



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